Wednesday 20 February 2008

memoria corta

l'argomento mi interessa parecchio, ciononostante cerchero' di trattarlo male, e superficialmente.
a partire dagli anni ottanta abbiamo iniziato ad affidare tutti i nostri dati piu' importanti all'informatica. la cosa sembra furba, perche' in un misero CD si possono salvare milioni e migliaia se non milioni di documenti e database. un'intera biblioteca in una tasca. il problema e' che mentre prima per bruciare un'intera biblioteca avevi bisogno di una grande sventura, di un buon editto, o di un esercito di stronzi, ora per perdere un'intera biblioteca basta una righetta, un qualunque incidente. fin qui tutto bene, direte voi. perche' se dio vuole, di ogni archivio se ne fanno infinite copie. e qui viene il bello. perche' la causa piu' pericolosa e' il banale evolversi delle tecnologie. se per caso volesse andarvi a riprendere un foglio di calcolo che avete fatto nel '92, che avete "messo al sicuro" su uno di quei fantastici floppy molli, come ve lo andate a ripescare? diventa piu' difficile.
mi era capitato di interessarmi al problema tempo fa, ma giusto oggi su un innominabile quotidiano londinese, una certa Fiona MacDonald ha ottenuto una buona paginata per trattarlo.
pare che gia' adesso sia molto piu' facile riuscire a sapere "quante forme di formaggio abbia prodotto Farmer Jones in Hereford, nel 1086" piuttosto che la popolazione di autoveicoli nello stesso paese, appena nel 1983. spaventoso, vero?
tendiamo a sbattere tutto nella memoria dei nostri computer, spesso facciamo backup dell'impossibile, foto, canzoni, programmi, email, documenti e fogli excel. automaticamente li riteniamo al sicuro, ma in realta' non lo sono per niente.
prendiamo l'esempio della macchina fotografica. una volta ogni scatto era un qualcosa che richiedeva un minimo impegno, e ci mettiamo sempre pazientemente seduti quando rimettendo a posto il solaio, incappiamo nella scatola di scarpe con le foto di famiglia.
ora abbiamo migliaia di cartelle, riempite con scatti casuali. torniamo dai viaggi con numeri esorbitanti di scatti del cazzo. abbiamo queste diavolo di schedine che tengono 40zilioni di foto da 8gigapixel, e fanno tutte pressappoco cagare.
col flash fanno schifo, ma le teniamo, senza flash sono mosse, ma le teniamo, questa e' venuta per errore mentre mettevo la macchina in tasca, ma la tengo e cosi' via.
sara', ma io non mi vedo pronipoti che si mettono li' a vedere la cartella con 3287 foto del nonno in vacanza a borghetto santo spirito. un po' perche' i lettori delle schedine di memoria saranno merce da museo, e un po' perche' francamente... e che diamine ... sono 3287 foto di merda.
ci sono agenzie che si dedicano a tenere memoria dei dati importanti della nostra societa' (ad esempio la DPS, Digital Preservation Society, o la Internet Archive, che "fotografa internet" ad intervalli regolari). si occupano di trasferire i dati di tecnologia in tecnologia. il problema e': chi decide quali sono i dati importanti e quali non lo sono.
il che si presta a diverse considerazioni.

...e ... no... nessuno grazie a dio si occupa di salvare le 3278 immagini di borghetto santo spirito.

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