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Friday, 9 May 2008

persepolis

con qualche mese di ritardo rispetto all'italia, anche qui a londra e' arrivato persepolis.
ho pensato che fosse il caso di andarlo a vedere con un mio amico/collega iraniano che mi preoccupa alquanto. per farla breve, e' estremamente a favore dell'attuale governo in iran, noncurante delle copiose pene di morte inflitte a gogo e racconta con innocente sorriso che sua zia e' scomparsa da ormai quasi venti anni. pare sia ancora dentro... ma tant'e'... e' un prezzo piu' che onesto da pagare.
insomma, lo invito a venire al cinema, sperando di aprire un piccolo dibattito dopo.
il film lo diverte, ma il commento e': "beh si, qualcuno la vede cosi', ma la protagonista arriva da una famiglia aristocratica, lo dice all'inizio. e' ovvio che non puo' parlare bene dell'attuale governo."
il suddetto ragazzo vive a londra da otto anni, sta con una ragazza svedese, e veste all'ultima moda indie.
ora, io mi domando e dico. ma se stare qui per tutti questi anni, cercare fisicamente di michiarsi con il nostor mondo, vivere con una ragazza svedese, e una testimonianza come quella di marjane satrapi non riescono ad aprire una porta, un dibattito. come ci si puo' riuscire? conosco altri iraniani e sono quasi tutti incazzati e determinati.
vorrei solo sapere quale' la vera maggioranza.
hanno una storia antichissima e non voglio credere che una rivoluzione islamica fatta vent'anni fa con fucili e munizioni "gentilmente offerte" da nazioni straniere possa davvero cancellare tutto nella mente di un popolo.
ho intenzione di approfondire l'argomento qui su questo blog. spero di riuscire a fare una piccola indagine degna di questo nome.

Tuesday, 19 February 2008

provaci ancora woody

Lo ammetto, ci sono cose per cui mi ritengo orgogliosamente di parte. Per cui darvi un parere oggettivo su Cassandra's dream è cosa ardua (alias Sogni e Delitti, ma da noi non si sa perchè se li inventano).
Cassandra's Dream invece è nome del cane che vince la corsa che permette ai due fratelli terribili di comprare la barca battezzata con lo stesso nome.. Va beh va beh va beh. Ed è anche un riferimento a "Cassandra come metafora della coscienza morale in rapporto con Apollo, istanza del Super Io castigante"(questo l'ho letto in giro). Pare che l'ultima opera di Woody Allen abbia diviso la critica. In effetti il film manca di tensione, è un continuo "over promise": ti aspetti chi sa cosa, magari - ecco, questo si' mi sarebbe piaciuto - un finale in aula di tribunale ecc. invece nulla.
Conosco i topos di Allen, il dramma c'è tutto, per carità, ma il problema è tutto nella diegesi, nella narrazione, nel ritmo. Come dire, la stoffa è cashmire ma il sarto è orbo.
Ottima la prova di Colin Farrell, stralunato, tontolone, in fondo tenero. McGregor invece ha poco spessore, come del resto buona parte di molti personaggi di sfondo, forse troppi (meglio rifarsi gli occhi con quel paio di jaguar scorrazzanti nella campagna inglese).
Che dire: andate a vederlo, per carità, ma credo che il buon Woody debba rifare proprie le atmosfere nevrotiche della borghesia intellettuale a cui proprio non avrei rinunciato. Provaci ancora Woody!