io si sa, ho i miei tempi per arrivare alle cose, e spesso mi ritrovo a parlare di album e gruppi che sono stati sulla bocca di molti gia' da parecchie lune.
e' il caso degli shocking pinks.
poca meraviglia che quando un disco vanta il batterista dei brunettes (uno di due) e la DFA ai tempi di "house of the jealous lovers"... ci si trovi davanti ad un buon prodotto. la cosa che non ci si aspetta e' che non suoni ne' come i brunettes ne' come i classici dischi della DFA.
e' un disco di grandissimo respiro, e si merita un posto d'eccezione nella classifica dei dischi del 2007. ci trovi di quelle ballate 4/4 secchi con i suonini fighi che tanto si portano di questi tempi, ci trovi cavalcate lisergiche my boody valentine, ci trovi bei testi e altre delicatezze. i suoni sono ricercati, ma non da tecnocrati, spesso finemente lo-fi, il songwriting e' convincente.
appena si scomodano e vengono a suonare qui, ve li recensisco.
ma la via dalla nuova zelanda e' lunga. piu' di quanto sembri.
e' il caso degli shocking pinks.
poca meraviglia che quando un disco vanta il batterista dei brunettes (uno di due) e la DFA ai tempi di "house of the jealous lovers"... ci si trovi davanti ad un buon prodotto. la cosa che non ci si aspetta e' che non suoni ne' come i brunettes ne' come i classici dischi della DFA.
e' un disco di grandissimo respiro, e si merita un posto d'eccezione nella classifica dei dischi del 2007. ci trovi di quelle ballate 4/4 secchi con i suonini fighi che tanto si portano di questi tempi, ci trovi cavalcate lisergiche my boody valentine, ci trovi bei testi e altre delicatezze. i suoni sono ricercati, ma non da tecnocrati, spesso finemente lo-fi, il songwriting e' convincente.
appena si scomodano e vengono a suonare qui, ve li recensisco.
ma la via dalla nuova zelanda e' lunga. piu' di quanto sembri.
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