in questa citta' dove la prima tappa per fare una band sembra essere il dannato parrucchiere, devono venire tre ragazzotti da glasgow a farci lo spelling della parola "divertirsi".
non sono cazzoni, non fanno cagate sul palco e non sputano sulla gente. quello che fanno e' godersi appieno il pezzo che sta inondando la sala(poco importa che lo stiano suonando loro) e si muovono, male, come la gente sotto al palco.
gli leggi negli occhi la sensazione del "ho voglia di muovermi, ma mi sento addosso tutti gli occhi della sala... pero' sto pezzo tira!". ancheggiano, penzolano e non sono fighi, accidenti a loro, finalmente non sono fighi!
due chitarre (tele) e un basso malconcio. niente batteria sul palco, sono basi registrate, ma non manca nulla.
il concerto e' a quanto pare uno showcase per due o tre produttori che devono valutare tre band. io ho avuto l'invito dagli hatcham social (che detto tra di noi, qualche giorno dopo riceveranno una proposta dalla domino!!! bravi ragazzi, lo meritate), ma loro su consiglio degli intimi charlatans sono molto piu' "londinesi" sul palco. Tim Burgess gli ha detto testualmente "devi essere stronzo ed arrogante in questo business, devi urlare che sei migliore degli altri in ogni modo possibile".
questioni di opinioni credo. o forse di gusto, visto che gran parte delle band a me piu' care hanno sempre avuto modi piu' miti.
percio' se chiedi a me, quella sera mi sono divertito di piu' davanti a quelle tre megliette xl con grafiche improponibili di colorifici di quartiere, piuttosto che davanti a quei maglioncini con le righette sixties e le scarpette a punta.
anche se devo ammetterlo... e' stata una gran serata.
i damn shames mi sono piaciuti. si era capito?
la musica che fanno ve la ascoltate da soli, visto che siete ad un "click" di distanza.
la mia preferita? "dancing in the aisles"
http://www.myspace.com/damnshames
ps- tra poco esce il nuovo disco dei charlatans, gratuito per tutti in rete. sta succedendo qualcosa nel mondo.
non sono cazzoni, non fanno cagate sul palco e non sputano sulla gente. quello che fanno e' godersi appieno il pezzo che sta inondando la sala(poco importa che lo stiano suonando loro) e si muovono, male, come la gente sotto al palco.
gli leggi negli occhi la sensazione del "ho voglia di muovermi, ma mi sento addosso tutti gli occhi della sala... pero' sto pezzo tira!". ancheggiano, penzolano e non sono fighi, accidenti a loro, finalmente non sono fighi!
due chitarre (tele) e un basso malconcio. niente batteria sul palco, sono basi registrate, ma non manca nulla.
il concerto e' a quanto pare uno showcase per due o tre produttori che devono valutare tre band. io ho avuto l'invito dagli hatcham social (che detto tra di noi, qualche giorno dopo riceveranno una proposta dalla domino!!! bravi ragazzi, lo meritate), ma loro su consiglio degli intimi charlatans sono molto piu' "londinesi" sul palco. Tim Burgess gli ha detto testualmente "devi essere stronzo ed arrogante in questo business, devi urlare che sei migliore degli altri in ogni modo possibile".
questioni di opinioni credo. o forse di gusto, visto che gran parte delle band a me piu' care hanno sempre avuto modi piu' miti.
percio' se chiedi a me, quella sera mi sono divertito di piu' davanti a quelle tre megliette xl con grafiche improponibili di colorifici di quartiere, piuttosto che davanti a quei maglioncini con le righette sixties e le scarpette a punta.
anche se devo ammetterlo... e' stata una gran serata.
i damn shames mi sono piaciuti. si era capito?
la musica che fanno ve la ascoltate da soli, visto che siete ad un "click" di distanza.
la mia preferita? "dancing in the aisles"
http://www.myspace.com/damnshames
ps- tra poco esce il nuovo disco dei charlatans, gratuito per tutti in rete. sta succedendo qualcosa nel mondo.
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