Saturday 20 September 2008

filo blu e filo rosso


Gaya scrive:

ma esiste la persona che capisce fino in fondo? una tela incrostata può essere restaurata e tornare com'era. si sciolgono gli errori, si gratta via quel che non le appartiene e i colori ritornano, le forme riprendono spazio e volume e tutto il brutto, lo sporco, viene cancellato via. perché non le apparteneva, perché non era suo. ma con le persone questo non vale. stupida volontà, stupida capacità di discernere il bene dal male e di compiere delle scelte. stupide perché poi si pensa che sia sempre così, che valga sempre, che i sentimenti possono sbagliare, ma la mente no. stupido illuminismo stupido che ci ha lasciato un'eredità troppo pesante. e stupido romanticismo stupido che ha esagerato sull'altro fronte e non è stato sufficientemente intelligente da dare una replica che reggesse. come la sinistra di oggi che non è capace di opporsi decentemente alla destra, ma scimmiotta pensando che la regola dei buoni-cattivi sia soddisfacente. siete proprio idioti, non avete capito che i film di sergio leone funzionavano al cinema e lì e basta? ma erano film. e sergio leone non ha mai pensato di poter guidare un paese con la regola dei cappelli bianchi e cappelli neri. (...)

(continua nei commenti)

1 comment:

d a v i d e said...

(continua dalla main page)


(...)
e allora con le persone vale la stessa regola. è così. hai fatto una scelta. fanculo, non sempre. non sempre SI FA UNA SCELTA, a volte la scelta non ce l'hai. oppure ce l'avresti (ce l'avrei avuta, questo è ovvio), ma a volte te l'hanno semplicemente strappata via la lucidità di scegliere. se la sono presa e tu cerchi di riprenderti quel che è tuo. ma il tempo non lo ferma nessuno e se da un lato devi recuperare quel che è tuo, che è finito nascosto in fondo e se lo lascerai troppo al buio morirà, dall'altro devi andare avanti, proseguire perché tutto il mondo, la tua vita (!), prosegue e fermarsi non si può. non esiste scelta, non si può. ma non basta trascinarsi avanti, bisogna camminare, "progredire", "evolversi", e mantenere la propria rotta. perché si prendano pure un pezzo di me, della mia vita, se ne prendano un pezzo. ma tutto no. è solo un temporale estivo. arriva, distrugge e se ne va. e poi quando torna il sole le cose ricrescono, proprio com'erano prima. seguire la tua rotta senza una bussola. l'hanno rotta, l'hanno portata via la bussola. e dopo avertela tolta ti hanno portato fuoristrada e ti hanno lasciata lì. hai voglia ad urlare e chiedere aiuto. non serve a niente. devi andare avanti, non sbagliare strada e intanto ricostruirti una bussola che funzioni, che sia la tua, che indichi il nord, che ti porti a destinazione.

ed ecco, ogni tanto sbagli. ma gli sbagli sono abbastanza contenuti. e uno sbaglio è contenuto quando non ti rovina. quando non intacca quello che sei veramente, davvero. il vero te. l'unico che sia sempre esistito e avrà sempre senso di esistere. riprenditi, rialzati, non sbagliare mai, sei rambo. non hai mai visto rambo? non sai neanche la storia? ma dove hai vissuto? chi sei? tutti dobbiamo essere rambo. non lo siamo. chi pretende di esserlo è un coglione. lo dico, lo ripeto. lo grido, se necessario. la complessità va contro il pensiero hollywoodiano. io mi ci pulisco le scarpe con il pensiero hollywoodiano, e solo i negozianti di torino (che dovrebbero costruirmi un monumento) sanno quante scarpe sono capace di avere.

ma allora esiste o no la persona che capisce fino in fondo? qualcuno me lo dica...lo voglio sapere...lo devo sapere!!! me lo dite o no? datemi una risposta. mi serve. la devo trovare da me, vero? lo so. non mi riesce neanche di dirlo. sto dicendo solo stupidaggini. ma perché? perché? io so chi sono. so dove sono. come sono. sono qui. ho il mio fantastico scudo. una volta era un muro accidenti, ora è solo uno scudino invisibile. un po' resistente. ma mica più tanto. non è molto resistente. è pieno di buchi, solo che è invisibile e allora non si vedono i buchi.

io vorrei solo che invece di guardare, qualcuno andasse a tentoni. tocca! troverai centomila falle nel sistema. se ti infili tra me e lo scudo invisibile lo fai crollare. svanisce. e poi non resto altro che io. tutta me.

e se arriva uno e ti sembra che ci stia entrando in quello scudino cencioso, poi non sai più che stia succedendo. ed è un casino. stupido casino. maledetto casino. che ti confonde la mente, ti rimescola tutta e non sai più bene cosa stai dicendo, ti si accavallano le parole e non sai spiegare. vorresti spiegare, non fare errori di comunicazione. se non gli piace una cosa che SEI va bene, sarà triste per un attimo poi sarà stato meglio così. però se non gli piace una cosa che NON HAI SAPUTO SPIEGARGLI, un fraintendimento, un errore di interpretazione, allora è tremendo.

sì, mi sto innamorando. e lui mi mette in crisi. perché non si accontenta di una risposta qualunque, cosa che non gli darei mai una risposta qualunque. accidenti lui ti mette in discussione tutto. mette in discussione ogni cosa. perché gli interessa ogni cosa di me! a 'sto giro mi sa che devo smettere di fare quella che si vive da sola. a 'sto giro mi sa che siamo davvero in due. ma io sarò all'altezza? sono sufficientemente intelligente, reale, degna per essere la metà di questo due? finora la risposta è stata sì. lo sono, sono altezza di essere la metà di questo due. e mi lascia senza parole. e mi sento...mi sento che non riesco neanche a dirlo come mi sento...troppo bello per essere vero, ancora più bello perché vero è. è vero. e io ne faccio parte. e lui si chiede come mai una come me sceglie uno come lui. ma tu potresti avere chiunque amore, chiunque. non l'hai ancora capito? non capirlo mai. stai qui. mi svesto da sola del mio scudino cencioso. lo tolgo io. ecco, guarda. sono così. e ho sbagliato. ho sbagliato, sì l'ho fatto. ho sbagliato un sacco. e ho corretto. e ho ripreso la mia strada. e ora ci sei tu sulla mia strada.