i radiohead decidono di farci pagare quanto vogliamo per il loro disco e sono sulla bocca di tutti, i coldplay regalano un singolo per una ventina di giorni, e si aprono dibattiti sui giornali e ne senti parlare alla fermata della metro. i nine inch nails regalano l'intero disco, e nessuno se ne accorge.
ora.
non che io stia mettendo questi tre gruppi sullo stesso piano, diononvoglia. pero' i nine inch nails restano una band importante. the fragile nel bene o nel male e' stato un disco che ha fatto parlare di se' nel lontano 1999.
the slip e'uscito silenziosamente il 21 di aprile e nessuno sembra essersene accorto.
alla fine dei conti e' il tipico disco dei NIN, credo vada sotto la casella "industrial rock". i suoni che riescono a creare sono tra i piu' duri mai usciti da un disco "ascoltabile" e ognitanto risultano "troppo". nelle foto in studio imbracciano addirittura una kramer, e io quando vedo suddette chitarre mi devo per forza girare dall'altra parte.
ciononostante il disco continua a girare nella mia testa, e quando si avvicinano ad un buon vecchio stoner come in ecoplex le mie dita cercano il tasto "repeat".
comunque.
e' gratis.
scaricatelo.
qui.
ora.
non che io stia mettendo questi tre gruppi sullo stesso piano, diononvoglia. pero' i nine inch nails restano una band importante. the fragile nel bene o nel male e' stato un disco che ha fatto parlare di se' nel lontano 1999.
the slip e'uscito silenziosamente il 21 di aprile e nessuno sembra essersene accorto.
alla fine dei conti e' il tipico disco dei NIN, credo vada sotto la casella "industrial rock". i suoni che riescono a creare sono tra i piu' duri mai usciti da un disco "ascoltabile" e ognitanto risultano "troppo". nelle foto in studio imbracciano addirittura una kramer, e io quando vedo suddette chitarre mi devo per forza girare dall'altra parte.
ciononostante il disco continua a girare nella mia testa, e quando si avvicinano ad un buon vecchio stoner come in ecoplex le mie dita cercano il tasto "repeat".
comunque.
e' gratis.
scaricatelo.
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6 comments:
il punto è solo che i NIN non sono più IN (ah che bel gioco di parole) da un bel pezzo. Per far parlare di se (alla maniera dei Radiohead per intenderci,)dovrebbero fare ...chessò... un disco acusrtico (speriamo di no) e regalare metà della tracklist su Donna Moderna e l'altra metà distribuirla solo sotto forma di spartito. Vabbè cmq Hurt era un gran pezzo. ciao! Antonio
ma sai che e' geniale?
io quasi quasi faccio l'opposto.
traduco in spartito meta' donna moderna e faccio una rivista acustica.
ora ti lascio e vado a produrre. l'idea mi piace, e se tutto va bene dovrebbe farmi ricco entro l'ora di pranzo.
ah un'altra cosa.
avete notato che quando la gente fa gli articoli sui nine inch nails, devono sempre citare il cantante per nome? e' buffo sto fatto.
forse perche' e' difficile da ricordare e quindi si fa bella figura. io, non essendo di maniera, e ne' di mestiere, me ne sono dimenticato. si vede che non sono giornalista musicalo.
provo a recuperare adesso, in modo patetico:
trent reznor, trent reznor, trent reznor,trent reznor, trent treznor, trent reznor, trent reznor, trent reznor, trent reznor.
hai ragione, nel 99% dei casi è proprio così...che poi può essere un nome vero Trent Reznor?! Daii...a me sembra creato con uno di quei software di generazione randomica delle parole...magari le altre opzioni potevano essere Brent Teknor o Sprint Jackstop o forse anche Phil Spector. Mah. A presto, Antonio.
P.s. : ho controllato sulla Wikipedia, si chiama davvero Trent Reznor (chissa' che infanzia difficile)
pero' a quanto pare almeno qualcuno ne parla...:
http://www.pitchforkmedia.com/article/record_review/50566-the-slip
haw haw haw
vuoi dire che ho dato "la news" prima di pitchfork?
uao!
questo blog inizia ad avere grandi numeri, neh?
e dire che leggo pitchfork quasi tutti i giorni. mi era sfuggito del tutto. bravo ste. preciso come una faina. pungente come una lama diottrica. attento come uno scoglio ai piedi di un trabatello.
sono stanco. devo proprio andare a dormire.
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