Saturday 9 August 2008

eqwe project - chiamata alle arti

carlo ha trovato una sceda di memoria di una macchina fotografica sul pavimento di un aereoporto.
uno qualsiasi.

dentro ci trova poche immagini di una donna tristemente felice.
dopo una breve ricerca, appare evidente che non c'e' modo di sapere chi sia. finisce la ricerca e si libera la creativita'. chi era, dov'e' stata, cosa ha fatto, cosa sentisse, sono tutti dettagli che si scollano dalla realta' e diventano sensazioni di chi guarda queste immagini.

raccontaci cosa queste foto ti hanno fatto pensare. raccontalo come vuoi.
un collage di foto, un racconto giallo o un video. un dipinto, un pezzo comico o un fumetto.
racconta di cose che non sai, e poi noi te lo pubblichiamo qui nel blog.

e' una proposta aperta a tutti, non si vince niente, ma lo si vince bene.

guarda tutte le foto qui su flickr.

3 comments:

Anonymous said...

Dammi il tempo. non è come cagare. Si forse si tratta di un qualcosa anche istintivo, ma bisogna anche scegliere, scremare tra gli istinti, e quando l'idea di ciò che voglio scrivere sarà matura, lo farò. Non manca tanto.
speranza

d a v i d e said...

nessuno ha messo i limiti di tempo.
se ti va di esprimerti con una cagata... fai pure. io tanto ricevo i "contributi" solo via email.

ma carissimo, quando passi da londra?
non ti sei piu' fatto sentire.

mauro said...

Camilo, mi piace in realtà la tua fine metafora coprofila: mi fa tanto pensare ad un gesto estemporaneo, dadaista. Chi sa che magari, di tanto in tanto, soprattutto in un blog come questo, dove si viaggia a briglia Sciolta e nel quale la scrittura svolge un ruolo Liberatorio, un tuo commento di Getto potrebbe in realtà svelarsi più Effecace, proprio perchè
istintivo.
Attendo fiducioso. Mauro