Saturday, 26 January 2008

2005,turin
s/t

ivan catalano

september 07, london
fulham rails
nokia mobile phone, photoshop

d a v i d e

david hepher e le durrington towers

qui a londra si inizia a parlare di abbattere le durrington towers.

a vederle adesso si resta affascinati, richiamano subito il fascino della paleoarchitettura e della decadenza del sogno di offrire una buona architettura sociale nei sobborghi. quest'ultima frase non è efficace, ci riprovo: casermoni popolari con annessi servizi che ghettizzano le persone.

siamo sinceri, ci piacciono perchè sono mastodontiche, non banali e perchè sono un pò il simbolo di una zona dove è meglio non andare.

c'è un pittore però, nome david hepher, che è innamorato di queste torri sin dai primi settanta, e le rispetta per quello che sono.

la cosa mi ha fatto riflettere, perchè questo tipo di architettura è un grande esempio. hepher ha iniziato a difenderle trent'anni fa, e ora che si parla di abbatterle per cercare di tagliare la testa alla locale microcriminalità, sporcizia e malaffare che vi si annidano. io sono con hepher, il problema non è insito nella struttura, il concetto è buono, l'estetica delle torri è affascinante, e ormai fanno parte dello skyline di quella parte della città. sarebbe un errore abbatterle.
Publish Postapril 07, turin, "aero club torino"
nokia mobile camera

d a v i d e

gigi consiglia christopher stewart

gigi ha fatto un post di quelli che piacciono a noi di goodthingsaregone, meritandosi il privilegio di diventare coautore.
riposto qui il suo commento al post precendente.


ever ever


una pozzanghera nasconde un'altra pozzanghera
un trauma segue a volte un altro trauma

ecco un pezzo di un libro di christopher stewart sul signore della guerra serbo Arkan, un libro bellissimo che consiglio agli amici.


"I met Arkan – or at least his shadow – on a sweltering summer train ride through war-battered Serbia. It was July 1998 and and my girlfriend and I had been backpacking through Europe for about a month. Most of the trip was like any other post-college adventure – sun-burned days spent wandering ancient streets, boozy nights in tiny cafes lit by strings of naked bulbs, dancing that went too late, the occasional Gypsy run-in, hangovers that didn’t quit – until Arkan’s men entered our world and changed everything.Arkan was a Serbian warlord. Images of his baby-face had been appearing regularly on CNN and BBC that summer and much of the world, including the United States, believed that he and his private militia, the Tigers, were responsible for torturing, raping and killing thousands in the Balkan wars of the early 1990s. There was also talk of other criminal exploits, how, in an earlier life, he had been one of Europe’s most prolific thieves, a Communist hitman, an escape artist, and an international mob boss on the scale of Al Capone. The general feeling now was that Arkan had to pay for his crimes, all of them — or be killed. But Arkan didn’t give a damn about what anyone said. He divided the world into strong men and weak men who did the strong men’s bidding and he lived his life accordingly."


Ciao a tutti, ever ever

Friday, 25 January 2008


tanto per cambiare, oggi ho seguito Melog su radio24.
e tanto per cambiare, oggi ha sollevato una questione di cui avevo parlato diverse volte con i miei amici.
le donne secondo walt disney.
ora. chi mi conosce sa che non sono filofemminista e tutto il resto, pero' che diavolo.
a pensarci...
biancaneve, cenerentola, la bella addormentata e compagnia bella, sono in pratica delle rincoglionite che se ne stanno a casa a pulire, o addirittura a dormire, aspettanto il principe azzurro.
metti biancaneve, se ne arriva in sta casa piena di nani, e si mette a fare la colf.
voglio dire, alla fine dei conti una cosi' farebbe anche comodo pero' che esempio e'?
ma queste considerazioni sono quantomeno ovvie. voglio dire, prima o poi ci abbiamo pensato tutti. la cosa migliore che nicoletti ha tirato fuori pero', fa sorridere. pensateci un attimo. tutte queste signorine, hanno la miracolosa capacita' di parlare con gli uccelli.
buffo no?
alternativamente tutte parlano con diversi animali, ma la costante sono sempre sti passerotti fagottosi. strano sto fatto.
io comunque credo che non mi schierero' contro disney (che a dirla tutta, negli ultimi anni ha cercato di allontanare i suoi personaggi da quello stile), non mi schierero' contro disney per non trovarmi dalla stessa parte della Southern Baptist Convention (SBC).
I distinti battisti sudisti, sono incazzati neri con la disney, e l'hanno addirittura bandita: "In 1997, the SBC launched its boycott. It adopted a resolution urging Southern Baptists to "refrain from patronizing The Disney Company and any of its related entities." The resolution said, "The Disney Company has not only ignored our concerns, but flagrantly furthered this moral digression in its products and policies." It accused the Disney Company of "increasingly promoting immoral ideologies … which are biblically reprehensible and abhorrent to God."
Che belle ste congrecongrega di religiomatici. piacciono sempre. io intanto torno a pensare ai passerotti fagottosi e alla loro singolare capacita' comunicativa.

Wednesday, 23 January 2008

segni sulla sabbia


ne avevo sentito parlare anni fa, ma con la memoria che mi ritrovo, ovviamente avevo dimenticato il nome enon riuscivo piu' a trovarlo. probabilmente voi tutti lo conoscete gia'.
questa immagine e' una realizzazione di Jim Denevan.
lui cosa fa: cerca una spiaggia, cerca un bastoncino e si mette a fare segni nella sabbia. segni di dimensione sovraumana, sia come estensione che come percezione. li si apprezza nella trama piu' poetica, solo dall'alto. che sia con aereo, con elicottero o piu' semplicemente arrampicandosi su un vicino monticello o quant'altro.
il punto e' che quando sei li' dov'era lui, hai uno spazio. aree. percorsi. protoarchitettura. allontanandoti da esso, e andando verso il cielo, cambia la percezione, e cambia l'oggetto.
si vedono cerchi perfetti (nb - jim non ha attrezzi se non il bastoncino e non misura), pattern delicati e geometrie.
le poche persone che hanno la fortuna di trovarsi vicino a queste realizzazioni le esplorano, le percorrono, le abitano.
poi jim se ne va, e in poche ore il risalire della marea inghiotte di nuovo la sabbia, e la restituira' tale e quale Jim l'aveva trovata.
ma a quel punto lui sara' gia' da un'altra parte a ricominciare tutto da capo.

http://www.jimdenevan.com/

Tuesday, 22 January 2008

Casa Capriata

Post scontato ma dovuto, non ho saputo resistere: un'opera di Carlo Mollino per il XXIII UIA World Congress - Transmitting Architecture. Il secondo edificio diMollino raggiungibile solo con gli sci (un ottimo motivo per imparare a sciare) dopo la stazione della slittovia al Lago Nero.











I dettagli qui.

teaser #1

Vi ricordate la celeberrima locandina de "il silenzio degli innocenti"?
bene.
consiglio: cercate un'immagine piuttosto grande qui su internet, e andate a guardare per bene il disegno sul dorso della farfalla.

Monday, 21 January 2008

certe cose succedono solo in italia #1

nel 1999, la nostra cara Zaha Hadid (Pritzker price nel 2004 e moglie di Mr Vitra) iniziava a consolidare il suo status di architetta star con le sue linee dinamiche e ammettiamolo, elegantissime.
la germania, si sa, e' sempre sensibile a queste nuove tendenze e cosi' l'ha ingaggiata per un progetto che rimane comunque molto significativo: Landesgartenschau (aka LFone) in Weil Am Rhein.
i render (non facciamo gli schizzinosi, quanti di voi avevano mai sentito parlare di render nel 1999?) erano affascinanti e l'attenzione era ben giustificata.
un edificio intrigante, dinamico, diverso.

viene proprio voglia di andarlo a vedere.

chissa' quanta gente lo popola adesso, chissa' quali fantastiche iniziative riempiono la sala delle esibizioni, il futuribile mezzanino con passatoia o il caffe', quali fortunati businessmen godono dei rivoluzionari uffici...




...ebbene eccovela qua adesso, otto anni dopo (foto dell'anno scorso)



all'epoca la rivista "architecture" nel numero di luglio aveva detto "la struttura presenta al visitatore diverse opportunita', al di sopra, al'interno e all'esterno della struttura, e non diviene mai una mera e semplice "destinazione" (tr del R).
a me pare che non sia una destinazione e basta.
comunque avete capito bene, l'edificio non e' in calabria o nei dintorni di bari, ma a Weil Am Rhein, esatto, la stessa cittadina del beneamato Vitra.
ma come? ma i tedeschi non erano quelli che fanno sempre le cose come si deve? non sono quelli della pulizia nelle strade chemancounacartadicingomma?
c'e' qualcosa che non va.
certe cose succedono solo in italia, no?

Saturday, 19 January 2008

una mano santa


cosa c'è di meglio di una mano santa per proteggere le cose più importanti?
e allora è proprio il caso di dire che ci dovremmo tutti fornire di questo stupendo gadget per i nostri dati più importanti. la santa vergine verrà fornita con un fondamentale sacro cuore che pulsa ogniqualvolta le affidiamo i nostri byte.
assolutamente irrinunciabile.

idaho in Italia


chi mi conosce, già lo sa.
tra tutte le band che mi è capitato di apprezzare in vita mia, gli IDAHO sono una delle migliori dieci, senza scherzi.
parecchie lune fa mio fratello, il petras e me medesimo, ci siamo messi in una macchina per andare alla volta di un paese di cui non ricordo il nome. credo fosse forlì o qualcosa del genere (per cui non un paese, direte voi). insomma. uno sforzo infrasettimanale piuttosto ragguardevole, e ne valse assolutamente la pena. un concerto di un certo spessore, ma del tutto intimo ed amichevole.
La band è in realtà sopratutto jeff martin, con dan seta e le sue chitarre da lacrima... e in realtà in quel concerto c'erano solo loro due... e sono bastati.
pare che questa volta si concederanno il lusso di avere un vero batterista e un vero bassista, ma non vi è certezza di questo. la certezza è che già due ci sono bastati ed avanzati.

io sto seriamente valutando di saltare finalmente su un aereo per tornare in italia e andarmeli a vedere. sono sicuro ne varrebbe la pena. voi direte... ma scusa, aspetta che vengano a londra, no? la mecca della musica etc etc.
eh cari fratelli, qui non è come sembra, di americaname come si deve, qui non ne passa molto, infatti quando ho chiesto al buon vecchio jeff se passava da londra nella sua terza transoceanata in più di dieci anni (credo) mi ha risposto:

"I'm so so sorry, it's the same old story with the UK. too expensive and not enough interest.....if this euro tour is successful however, i would think for sure we would make it over there next fall
dont lose hope. ill do my best...... (j)"

In buona sostanza ragazzi miei, avete queste possibilità di andarveli a vedere, spero non ve li perdiate, davvero. fatevi un regalo.

merc -30- gennaio - forlì@diagonal
giov -31- gennaio - milano@magnolia
ven -1-febbraio - firenze@viper
sab -2-febbraio - villafranca di verona@arci kroen
dom -3-febbraio - bologna@locomotiv

www.idahomusic.com

ma perche?

volevo aprire un blog da mesi, ma come al solito, passano i mesi... e io continuo a dirmi "domani".
oggi mi sono svegliato e mi sono accorto di tutte le cose che sono cambiate nella mia vita negli ultimi mesi, e mi sono visto piuttosto stanco ma soddisfatto.
negli ultimi mesi ho comunque raccolto mille cazzatine e cose che mi hanno fatto pensare e le posterò poco per volta. sicuramente a nessuno interessa questo particolare, è solo un piccolo disclaimer per giustificare argomenti e questioni che saranno assolutamente fuoritempo.

detto questo, inizio a postare.